Donazione di un dispositivo portatile per l’acquisizione di segnali elettroencefalografici simultanei (hyper-scanning) tra madre e bambino.
Il dispositivo vuole essere Donato al Centro 0-3 per il bambino a rischio evolutivo dell’Istituto Scientifico “Eugenio Medea” dell’Associazione “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini, responsabile Dr. Rosario Montirosso.
Studio della sincronizzazione dell’attività cerebrale tra madre e bambino: Applicazione nell’ambito del supporto genitoriale in bambini con disabilità del neurosviluppo
Nell’ambito delle neuroscienze applicate allo studio dello sviluppo infantile, una serie di recenti ricerche ha documentato che nel corso di scambi relazionali le attività cerebrali della madre e quella del bambino, registrate tramite degli elettroencefalogrammi (EEG), si sincronizzano tra loro. In altre parole, quando interagiscono tra di loro alcuni specifici ritmi cerebrali della madre e del bambino tendono a manifestarsi in modo simile. Sofisticate analisi statistico-matematiche indicano che i due segnali EEG sono altamente correlati suggerendo che il cervello dell’adulto e quello del bambino si attivano all’unisono.
Questi studi sono molto interessanti perché offrono un nuovo modo per studiare lo sviluppo cerebrale del bambino. Infatti, fino ad oggi, per comprendere la maturazione cerebrale, gli studi hanno utilizzato la registrazione dell’EEG del solo bambino. Tuttavia, nei primi anni di vita l’interazione con i genitori è per il bambino una grande opportunità di apprendimento. Ad esempio sappiamo che una maggiore coordinazione comportamentale tra il genitore e il bambino si associa a un miglior sviluppo del bambino anche in presenza di una disabilità del neurosviluppo. Per cui, la possibilità di studiare non solo a livello comportamentale, ma anche a livello cerebrale come la madre e bambino si sincronizzano apre nuovi scenari, anche nel caso di questi bambini.
Forse può essere di aiuto ricordare che una disabilità del neurosviluppo (ad es.: sindromi genetiche, paralisi cerebrali, sindromi metaboliche, altre condizioni di ritardo psicomotorio) è una condizione clinica cronica con esordio nelle prime fasi dello sviluppo (in genere entro i tre anni di vita). Si può manifestare con diversi quadri clinici il cui comune denominatore è il fatto che i deficit presenti causano una compressione del funzionamento personale, sociale, scolastico e lavorativo. E’ anche importante sottolineare che nei casi di disabilità del neurosviluppo il genitore gioca un ruolo fondamentale per promuovere le capacità del loro bambino. Ad esempio, sappiamo che comportamenti genitoriali attenti e sensibili rinforzano le competenze cognitive e linguistiche di questi bambini.
Ecco perché presso il Centro 0-3 proponiamo interventi che mirano a sostenere le competenze parentali e la partecipazione attiva dei genitori con l’obiettivo di promuovere, fin dai primi anni di vita, le capacità sociocognitive e socio-emozionali di questi bambini.
Lo studio della sincronizzazione dell’attività cerebrale tra il genitore e il bambino con disabilità potrebbe quindi rafforzare con evidenze scientifiche il lavoro clinico di supporto genitoriale. Infatti, una possibilità potrebbe essere quella di esaminare se l’intervento parentale si associa a modificazioni nella sincronizzazione dell’’attività cerebrale tra la madre e il bambino. Se fosse così, significherebbe che il supporto parentale potrebbe agire, sebbene indirettamente tramite il comportamento del genitore, sull’organizzazione cerebrale del bambino. Si tratterebbe di un’ulteriore evidenzia dell’efficacia del lavoro clinico che svolgiamo con i genitori dei bambini ricoverati presso il nostro Istituto.