Supporto ai genitori per promuovere lo sviluppo sociale dei bambini con neurodisabilità
Nei primi anni di vita gli scambi interpersonali sono cruciali per promuovere le competenze del bambino con una neurodisabilità dello sviluppo. Per questi bambini le interazioni precoci costituiscono un’importante opportunità di acquisizione di abilità sociali e cognitive. È quindi importante intervenire prima possibile per sostenere le capacità genitoriali che favoriscono i processi di apprendimento in una fase di elevata plasticità cerebrale. In particolare, promuovere la sensibilità e la responsività dei genitori verso i comportamenti sociali e comunicativi dei loro bambini è decisivo per far sì che le loro interazioni siano sulla stessa lunghezza d’onda.
Presso il Centro 0-3 dell’Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Eugenio Medea dell’Associazione “La Nostra Famiglia” di Bosisio Parini (Lc) vengono messi in atto di programmi di supporto per genitori con l’obiettivo di potenziare le loro abilità nel favorire l’attenzione, l’esplorazione, la curiosità e le capacità sociali del bambino. Negli ultimi anni per stabilire i progressi di queste competenze, oltre che la valutazione comportamentale, si sta ricorrendo sempre di più ad alcuni parametri fisiologici espressione dell’attività cardiaca e cerebrale. Questo è possibile grazie al fatto che la ricerca scientifica sta dimostrando che si possono documentare modificazioni neurofisiologiche collegate agli apprendimenti del bambino. In questo modo si può determinare in che misura gli interventi precoci di supporto genitoriale siano efficaci al punto da favorire nel bambino cambiamenti nell’organizzazione di queste attività. Attraverso la misurazione di parametri derivanti dall’acquisizione del ritmo cardio-respiratorio (ECG) ed elettroencefalografico (EEG) è infatti possibile ottenere una misura oggettiva dei miglioramenti del bambino. Per ottenere questi indicatori occorrono apparecchiature in grado di elaborare i segnali bioelettrici in modo da ricavare nuovi parametri rispetto a quanto oggi è possibile attraverso un’acquisizione convenzionale dell’ECG/EEG.
Con il supporto de “Il giardino di Luca e Viola”, il Centro 0-3 punta ad acquistare una strumentazione in grado di analizzare in modo innovativo i dati ECG/EEG del bambino documentando l’efficacia del supporto ai genitori. Dimostrare, attraverso queste nuove metodologie, che gli interventi precoci agiscono anche sul piano neurofisiologico consentirà di aprire prospettive sul modo di aiutare questi bambini fin dai primi anni di vita senza aspettare di avviare trattamenti in epoche successive dello sviluppo.
Garantire ai bambini con una neurodisabilità interventi precoci efficaci che coinvolgono i loro genitori significa pensare al loro domani, fornendo loro strumenti utili per promuovere una migliore qualità di vita e l’opportunità di vivere in modo sempre più inclusivo nel loro ambiente sociale.